GENOVA. E’ pronto a partire  il 78° Giro dell’Appennino Elah – Dufour Novi in programma domenica 9 aprile con partenza da Serravalle (il ritrovo è presso il retail Park di Serravalle e la partenza ufficiale davanti allo stabilimento Elah Dufour) e arrivo sul Lungomare di Chiavari.

Rinnovato il percorso della corsa che avrà i suoi chilometri finali, anziché sull’Aurelia, sulle strade dell’immediato entroterra del Tigullio, rendendo omaggio alle cittadine  di Chiavari, Cogorno e Leivi, secondo un finale che ricorderà quello tradizionale, con Bocchetta, Castagnola e Giovi in rapida successione. Una corsa lunga 199 chilometri che attraverserà due regioni, due province e trentuno Comuni. Riaffermando il ruolo del Giro dell’Appennino come evento di primo piano sportivo, capace di trasformarsi in formidabile momento di promozione dei territori. Lo scorso anno la Ruta fu il trampolino di lancio di Firsanov, ciclista su strada russo, che arrivò da solo sul traguardo di corso Cristoforo Colombo a Chiavari; quest’anno sempre sulla Ruta ci sarà uno dei momenti più emozionanti della corsa, visto che il Gran Premio della Montagna sulla Ruta di Camogli, sarà dedicato a Gualtiero Schiaffino, disegnatore ligure, scrittore e vicepresidente del Pontedecimo Ciclismo, l’uomo che ideò per questa gara la definizione de “L’ultima corsa in bianco e nero”. Grande prudenza da parte dei corridori servirà per affrontare la discesa della Val Graveglia, per poi, dopo pochi chilometri, affrontare l’ultima salita, verso Leivi, con l’ultimo dei sei Gran Premi della Montagna posto a quota 284, a soli nove chilometri dal traguardo finale. Una breve discesa porterà gli atleti sulla strada panoramica di Leivi, per poi affrontare la discesa verso Chiavari. “In questa edizione la nostra corsa sarà affiancata dalla Elah Dufour Novi in qualità di main sponsor – ha spiegato il presidente del Pontedecimo Ciclismo, Ivano Carozzino – Questa volta abbiamo eliminato il passo della Bocchetta, salita simbolo della gara, perché posta nella prima parte della gara, avrebbe frazionato troppo la corsa, rendendola ingestibile, ma abbiamo inserito nel tratto finale le salite di Monte Domenico e di Leivi che favoriranno gli atleti più in forma e probabilmente un arrivo solitario. Grazie alla Regione Liguria e al Sindaco di Chiavari Roberto Levaggi che ci ha sostenuto, insieme al vicesindaco e assessore allo Sport Sandro Garibaldi, da parte nostra abbiamo fatto il possibile per coinvolgere gran parte del Tigullio, con un ulteriore passaggio della corsa a Chiavari e l’attraversamento dei Comuni di Cogorno e Leivi. Quest’anno le immagini del Giro dell’Appennino saranno trasmesse in differita in 54 paesi nel mondo con cartoline della Liguria, a dimostrazione dell’importanza della corsa ”.  “Sicuramente l’impegno e il sostegno di Regione Liguria ha permesso che, anche quest’anno, il Giro dell’Appennino attraversasse la nostra regione e arrivasse fino a Chiavari. Siamo orgogliosi di averlo “salvato” l’anno scorso quando il Comune di Genova si era defilato. Non aver interrotto, allora, la tradizione ha permesso quest’anno un’edizione ancora più suggestiva, con il coinvolgimento (oltre a quello fondamentale di Chiavari) degli altri Comuni del Tigullio – ha sottolineato l’assessore regionale allo Sport, Ilaria Cavo –. Un percorso in grado di esaltare le bellezze naturali del nostro territorio, con importanti effetti sull’immagine della Liguria”. Soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco di Chiavari, Roberto Levaggi. “Sono particolarmente lieto che, anche quest’anno, avremo l’opportunità di ospitare l’arrivo del Giro dell’Appennino, proprio davanti al Porto Turistico che abbiamo recentemente ampliato. Seppur in un momento non facile per gli Enti locali, stiamo lavorando per potenziare l’impiantistica sportiva sul territorio a tutti i livelli”.

 

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