Con il tempo di 4’26”162 le azzurre Simona Frapporti, Tatiana Guderzo, Francesca - Pattaro e Silvia Valsecchi hanno stabilito il nuovo record italiano dell’inseguimento a squadre femminile migliorando di un secondo il tempo ottenuto lo scorso anno nella prova di Coppa del Mondo in Messico con la Falconieri al posto della Pattaro (foto Bettini).
La performance sfornata nella sfida contro la Polonia (4’29”166) migliora di oltre tre secondi e mezzo il tempo delle qualifiche e proietta l’Italia nella finale 5°-6° posto contro l’Australia (4’18”559), una delle nazioni guida della specialità olimpica. Questa sera verosimilmente le azzurre, entrate con il settimo tempo nelle semifinali, concluderanno il torneo al sesto posto. Il pass per Rio2016 lo hanno conquistato in anticipo, ora si tratta di migliorare ancora.
Tra le otto nazioni semifinaliste l’Italia è la seconda europea dietro la fortissima Gran Bretagna , che oggi ha fatto registrare il tempo di 4’16”350 guadagnando la finale per il bronzo contro la Nuova Zelanda (4’18”284). Solo gli Stati Uniti hanno fatto meglio con l’eclatante 4’14”806 molto vicino al record mondiale. Le britanniche hanno motivo di mangiarsi le unghie per l’occasione persa con la brutta prestazione nelle qualifiche che l'ha escluse dalla sfida per il titolo. Sorridono invece le superfavorite ragazze stelle a strisce che affronteranno le meno temibili canadesi (4’18”261).
Assegnato anche il primo titolo della giornata, i 500 metri a cronometro donne. Si è imposta con una grande performance la russa Anastasiia Voinova in 32”959. Argento a Wai Sze Lee (Hong Kong) 33”736, bronzo all’olandese Elis Ligtlee 33”760.
Intanto Elia Viviani ha cominciato nel migliore dei modi la “maratona” dell’omnium. Dopo due delle sei tappe (scratch e inseguimento) l’azzurro è in testa alla classifica con 72 punti, seguito a 6 lunghezze dal kazako Artyom Zakharov, a otto dal francese Thomas Boudat, a dieci dal colombiano Fernando Gaviria Rendon, a dodici dal tedesco Roger Kluge.
Elia ha evidenziato un’ottima condizione piazzandosi terzo in ambedue le prove, nello scratch dietro Boudat e Zakharov, nell’inseguimento con l’ottimo tempo di 4’20”371 dietro Gaviria Rendon (4’19”00) e il danese Hansen Lasse (4’19”866). L’equilibrio di rendimento nelle varie specialità è fondamentale per emergere in questa gara olimpica.
Comunicato F.C.I.