E’ una prima assoluta: una Giornata azzurra con tutte le categorie giovanili impegnate in competizioni organizzate da un consorzio di società sportive. Tutto con la collaborazione ed il sostegno del Comitato Regionale Piemonte. Chiediamo al Presidente Massimo Rosso…

 

Da dove nasce l’idea?

Guardando il calendario e da una telefonata con il mio predecessore, oggi Consigliere Nazionale Gianni Vietri; ci siamo accorti che il 18 aprile non c’erano gare o meglio c’erano pochissime corse in tutta Italia per le tre categorie - esordienti, allievi e juniores- allora abbiamo contattato alcuni Dirigenti di Società della Provincia di Cuneo e abbiamo loro proposto di organizzare, unitamente al CR Piemonte, un insieme di gare a Cherasco, la mia città.

È la prima risposta concreta del nuovo corso, a chi non vede via di sbocco alla crisi e troppo spesso si limita alla sola critica? 

Si, personalmente e come Consiglio volevamo comunicare alle Società piemontesi che volere è anche potere e, pure in questo momento di grossa difficoltà, se si parla con i Sindaci e con gli Enti locali, spiegando loro che seguendo il protocollo COVID-19 della FCI, molto ben fatto, che garantisce e protegge ogni persona, le gare si possono organizzare e svolgere in sicurezza.

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Cherasco è casa tua, scelta ponderata o è stato un caso?

No, non è stato un caso. Io sono da oltre 10 anni nell’Amministrazione comunale di Cherasco (oggi ricopre la carica di Presidente del Consiglio Comunale dopo 10 anni come assessore ndr)ed ho parlato con il Sindaco Davico e con tutta la giunta comunale proponendo loro la manifestazione.

Ho spiegato nel dettaglio il protocollo FCI ed ho garantito l’assenza di assembramenti sul percorso e nelle aree comuni della gara. Non vi è stato un minuto di esitazione ed ho ottenuto immediatamente il semaforo verde all’organizzazione delle gare. Inoltre il Comune metterà a disposizione i propri operatori, fornirà le transenne e metterà dei premi per i partecipanti. Anche le aziende della zona si sono rese tutte disponibili, mettendo a nostra disposizione piazzali, parcheggi e la corrente elettrica come per la società Chianchia di Cherasco.

Anche i campionati regionali saranno in qualche modo “consorziati”, credi sia la soluzione del

prossimo futuro?

Sicuramente, quando si organizza in più soggetti, se c’è un buon feeling, è meglio e si riescono a risolvere velocemente i problemi che si vengono a creare di volta in volta. La cosa importante è che i ruoli di organizzazione siano ben definiti e che non vi siano soggetti che vogliono primeggiare sugli altri. Credo che la formula “consorziati” per il futuro possa essere una ottima soluzione per organizzare le gare.

Come convincere le società a spogliarsi di quell’egoismo che molte volte ha frenato queste possibili iniziative?

Tutto è condiviso, gli oneri, ma soprattutto gli onori; bisogna pensare non individualmente ma in Gruppo: lo spirito deve essere quello del ciclismo, dove chi vince è il singolo, ma quasi sempre è la squadra che lo porta alla vittoria. Inoltre, i costi ripartiti permettono di organizzare più gare…

Anche in occasione del meeting Giovanissimi di Alba le società piemontesi hanno dato dimostrazione di unità e collaborazione, ma una cosa è eseguire, cosa diversa è organizzare, complimenti! 

Devo dire che ho trovato un tessuto societario molto attivo e molto vicino allo spirito del CR Piemonte. Le società piemontesi hanno dimostrato di volerci mettere la faccia e volersi impegnare, ma il momento attuale sta frenando le loro iniziative. Quella di domenica vuole essere la dimostrazione che anche oggi, si possono organizzare le corse e le si possono fare in sicurezza. Molte società piemontesi hanno lavorato tanto e bene, tant’è che il calendario di gare che è stato stilato è un signor calendario, ricco di manifestazioni, ma alcune società, invece, sembrano impaurite, frenate. Speriamo che da domenica si convincano del contrario…

In “zona rossa” sarà comunque possibile organizzare qualcosa di particolare? 

Si in zona rossa, tranne che per i Giovanissimi, le gare possono essere organizzate.

Ci si deve attenere scrupolosamente ai protocolli COVID-19 della FCI, ma le gare si possono fare ed esorto le società ad organizzare, perché i nostri ragazzi devono poter gareggiare.

Domenica, ad esempio, abbiamo volutamente scelto di isolarci in strade secondarie, mancando la vetrina del centro abitato, opzione che avrebbe potuto portare a situazioni sconvenienti. Abbiamo scelto di correre nella campagna cheraschese, non intaccando strade statali o comunque trafficate. Sarà oggettivamente un grande sforzo logistico attrezzare un arrivo fra i campi, ma è una scelta responsabilmente voluta, che credo possa rispondere ancora meglio in materia di sicurezza a maggior ragione in zona rossa.

Aggiungo che sarà anche possibile seguire le fasi salienti delle singole competizioni in diretta sulla pagina Facebook del Comitato Regionale Piemonte: un ulteriore impegno utile a mantenere in sicurezza il percorso.

Dobbiamo mettere i ragazzi nelle condizioni di esprimersi agonisticamente e non dobbiamo fermarli, dobbiamo crederci tutti.

Quanti corridori potrebbero essere alla partenza delle gare? 

Molti. Ad oggi sono iscritti oltre 150 Esordienti, 260 Allievi e 210 Juniores: tantissimi. Come il regolamento impone, potranno però essere al via solo 200 atleti per categorie, il massimo previsto.

L’avere tanti iscritti è la dimostrazione che avevamo ragione a voler organizzare le corse in quella data.

La mancanza di alternative ha convinto molte squadre a spostarsi e fare tanti chilometri per portare i loro atleti a gareggiare.

Ringraziamenti particolari? 

Vogliamo ringraziare, come consiglio, in primis il mio predecessore Consigliere nazionale Gianni Vietri, perché questa giornata è dovuta ad una sua riflessione durante una nostra telefonata, poi voglio ringraziare le quattro società della provincia di Cuneo che si sono messe immediatamente a disposizione senza alcuna esitazione: Alba Bra Langhe e Roero, Ardens CT, Vigor Piasco, Esperia Piasco; il Commissario Provinciale FCI, Bruno Salvatico, la Struttura tecnica del CR Piemonte che si è messa a disposizione ed è la vera macchina organizzatrice, ognuno con competenza, professionalità e piena disponibilità.

Poi vorrei ringraziare l’amministrazione comunale di Cherasco, il Sindaco Davico, il Consigliere delegato allo sport Pino Bonura, per l’enorme disponibilità e la fattiva operatività.

Penso che la gara di domenica 18, sia la piena dimostrazione che quanto presente nel nostro programma, ovvero rimanere vicino alle Società e agli atleti non era lettera morta, ma realtà.

Come ho sempre detto la priorità sono i nostri atleti, le nostre Società e l’attività di base.

Dimostriamo che è possibile uscire dalla difficoltà in cui il COVID-19 ci ha relegato, e sono contento che questo messaggio parta dalla mia Provincia, Ente e territorio che, se vuole può parlare poco e fare molto.

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