La Adriatica Ionica Race, la corsa a tappe ideata dall’ex Campione del Mondo Moreno Argentin, ha annunciato le date della terza edizione: le giornate da cerchiare in rosso sono quelle del 15, 16 e 17 giugno 2021.

Dopo lo stop forzato causato dall’emergenza epidemica, la ASD Sportunion, società organizzatrice dell’evento, è ripartita da un format di tre tappe che si terranno a pochi giorni dal Campionato Italiano di Imola e a dieci giorni dalla partenza del Tour de France.

 

La più importante novità di AIRace 2021 è rappresentata da un nuovo partner territoriale di prestigio. L’evento ciclistico potrà contare anche sul supporto di Regione Emilia-Romagna che va ad affiancarsi a Regione Veneto e alla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

 

Proprio il Friuli Venezia Giulia sarà teatro della partenza della gara a tappe, martedì 15 giugno. Mercoledì 16 giugno sarà la volta del Veneto, mentre il gran finale di giovedì 17 giugno si terrà in Emilia-Romagna, la stessa regione che dal 18 al 20 giugno ospiterà i Campionati Italiani. “Nonostante le difficoltà del momento, stiamo lavorando a una nuova edizione di AIRace” – ha detto Moreno Argentin. – “La partnership con Emilia-Romagna è molto importante per noi. Si tratta di una regione che sta dimostrando di credere nel ciclismo come volano di promozione territoriale e siamo felici di poter contribuire a questo obiettivo con la nostra manifestazione”.

 

Nelle prime due edizioni, la Adriatica Ionica Race ha lanciato numerosi giovani dal futuro luminoso, proponendo percorsi spettacolari capaci di esaltare la nuova generazione del ciclismo: dal campioncino belga Remco Evenepoel, ai colombiani Alvaro Hodeg e Ivan Ramiro Sosa, all’ultimo vincitore, l’ucraino Mark Padun.

 

Nelle prossime settimane sveleremo le prime novità – ha aggiunto Argentin – ma posso già anticipare che nella terza e ultima tappa torneranno d’attualità i tratti ‘gravel’ che nel 2019 hanno offerto un grande spettacolo mettendo a dura prova specialisti delle classiche del nord del calibro di Philippe Gilbert e Sep Vanmarcke”.

 

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