Sono partiti in 103 per darsi battaglia sui 185,600 km del circuito del Gran Premio Città di Lugano. La 71esima edizione della corsa organizzata dal Velo Club Lugano ha visto alcune importanti novità riguardanti sia la data di svolgimento, posticipata da febbraio a maggio, sia il percorso, che si è rivelato particolarmente – e inaspettatamente – duro: i 4000 metri di dislivello complessivo si sono fatti sentire fin da subito nelle gambe degli atleti, tanto che già al primo passaggio sulla linea del traguardo il gruppo risultava già spezzato in più tronconi. Il presidente del comitato organizzatore, Elio Calcagni, si è mostrato sorpreso dalla dura selezione imposta dal tracciato: alla fine, dopo otto giri, sono arrivati infatti solamente in 35.

 

 

È stato Iuri Filosi (Nippo – Vini Fantini) ad alzare le braccia al cielo dopo un attacco partito quando mancavano circa 60 chilometri al termine. “Ho fatto la follia” – ha affermato in conferenza stampa – “sono rientrato sui primi due e ho iniziato a crederci davvero”. Nonostante la fatica e i crampi che lo hanno colpito più volte, Filosi ha ottenuto così la sua prima vittoria da professionista dopo una stagione difficile e l’ha voluta dedicare a Walter, un suo amico scomparso da poco, a cui era fortemente legato: il suo desiderio era proprio quello di riuscire a vincere una gara per poter rivolgere il pensiero all’amico, e ci è riuscito con una buona dose di quella fantasia che ultimamente regala spesso, a corridori e pubblico, emozioni forti ed impreviste.

 

Sul secondo gradino del podio è salito invece un bravo Marco Frapporti (Androni – Sidermec – Bottecchia), che, staccandosi e rientrando su Filosi a momenti alterni, ha resistito con onore fino ai 200 metri dal traguardo. Gianni Savio, benché avesse sperato fino all’ultimo nella vittoria del suo atleta, ha manifestato profonda soddisfazione per la prestazione del suo team, che ha interpretato molto bene una corsa resa volutamente dura fin dai primi chilometri (come se non fosse stato già sufficiente il tracciato a renderla tale).

 

I primi due posti sul podio, occupati rispettivamente dalla Nippo – Vini Fantini e dall’Androni – Sidermec, non hanno fatto altro che testimoniare ancora una volta quanto queste due squadre cerchino sempre di onorare al meglio le competizioni a cui partecipano. La mancata convocazione al Giro d’Italia numero 100 continua a pesare sul morale dei due team e Filosi stesso ha manifestato il suo rammarico per non essere presente alla Corsa Rosa, in vista della quale aveva programmato tutta la sua preparazione (e ipotizziamo che anche molti dei suoi compagni di squadra avessero lo stesso obiettivo, a partire da Damiano Cunego).

 

Forte di un ottimo recupero dopo alcune difficoltà, si è piazzato al terzo posto il comasco Davide Orrico (Sangemini – MG.K vis), per il quale le strade di Lugano e dintorni sono quelle ‘di casa’: si tratta del suo primo piazzamento in una gara importante e, per questo, oltre che per averlo ottenuto in una località che conosce molto bene, non può che dirsi felice del risultato. Già nel recente Tour of the Alps Orrico ha saputo mettersi in mostra con una lunga fuga nella terza tappa: è senz’altro un corridore da tenere d’occhio.

 

Da ultimo, più per una nota di colore che per un’evidente presenza in corsa (finita tra i 72 ritirati), segnaliamo la presenza del namibiano Dan Craven, che alle scorse Olimpiadi di Rio si è fatto notare per aver gareggiato nella prova a cronometro con una normale bici da corsa: invitato all’ultimo momento a causa del forfait di un altro atleta, era infatti sprovvisto della bici da crono, ma ha deciso di partecipare comunque e ha portato a termine la gara piazzandosi all’ultimo posto.

 

ORDINE DI ARRIVO:

1° Iuri Filosi (Nippo – Vini Fantini), 185,600 km in 05:04:13

2° Marco Frapporti (Androni – Sidermec – Bottecchia) ST

3° Davide Orrico (Sangemini – MG.K vis) 05:04:30

4° Daniel Turek (Israel Cycling Academy) 05:04:32

5° Andrea Vendrame (Androni – Sidermec – Bottecchia) 05:05:30

6° Marco Canola (Nippo – Vini Fantini) 05:05:35

7° Francesco Manuel Bongiorno (Sangemini – MG.K vis) ST

8° Vegard Stake Laengen (UAE Team Emirates) ST

9° Alessandro Bisolti (Nippo – Vini Fantini) ST

10° Josè Manuel Diaz (Israel Cycling Academy) ST

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