Una vera e propria volata: si può descrivere così l’organizzazione del 72esimo Gran Premio della Liberazione, che si risolleva dall’orlo di un precipizio e si prepara per l’edizione 2017.

Inizialmente annullato per problemi economici, lo storico circuito delle Terme di Caracalla vedrà in gara anche quest’anno i migliori Under 23 del ciclismo mondiale, tutto grazie alle Istituzioni scese in campo in prima persona per permettere alla gara di tornare a splendere. E in primo luogo come simbolo di della lotta di Liberazione e del sacrificio dei tanti partigiani che soffrirono e morirono per la libertà di tutti noi: un simbolo a cui il Governo italiano non ha voluto rinunciare. Parola di Luca Lotti, ministro dello Sport: “Sono convinto che Roma non potesse fare a meno di celebrare una festa come quella del 25 aprile con questo Gran Premio” ha dichiarato durante la conferenza stampa di presentazione avvenuta questa mattina alla Sala Monumentale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. E ancora: “E’ importante essere riusciti a consentire al Gp Liberazione di essere svolto, soprattutto quest’anno, che abbiamo un Ministero dello Sport. Una gara che somma due valori da sottolineare, quello della memoria del 25 Aprile e quello sportivo. Io stesso sarò presente martedì prossimo, qui a Roma, alla partenza e alla premiazione della gara”.

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Molto soddisfatto il presidente della Federazione ciclistica italiana, Renato Di Rocco, coinvolto proprio dal ministro per garantire la disputa dell’edizione numero 72: “Ringrazio per la sensibilità il ministro Lotti e il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Riccardo Nencini. Per noi questa gara è il Campionato del Mondo under 23, come dimostra l’albo d’oro con tanti grandi nomi” le parole del numero uno della FCI. E ancora: “E’ uno spot del mondo di belle immagini, con un percorso che rappresenta la storia culturale, artistica e paesaggistica della Roma bella. Questa gara è e rimane il simbolo di una rinascita e di unione, tutti valori che messi insieme stanno assicurando alla bici un futuro. E se tutto questo lo leghiamo a un decreto “salvaciclisti”, significa che l’evento oltre a fare bene alla città è utile anche a quella che è la mobilità quotidiana, perché vuol dire che il Governo dà un segnale forte di difesa a chi utilizza la bicicletta nel quotidiano. Siamo una istituzione di riferimento per quanto riguarda il ciclismo, per cui è giusto essere coinvolti in toto e parte attiva. Mi fa molto piacere che la FCI abbia un ruolo rilevante in questo contesto, è giusto che sia così”.

Il valore storico del Gp Liberazione è messo in evidenza anche dal Presidente del CONI, Giovanni Malagò: “Questa manifestazione fa parte del patrimonio della città di Roma, è stato fortemente voluto dal ministro Lotti, il Coni è uno spettatore felice. Penso che il ciclismo, dopo il calcio, sia lo sport più popolare del nostro Paese: in passato grazie ad alcuni grandi personaggi, oggi per l’essenza stessa di questa splendida disciplina. Oggi è il ciclismo protagonista, mi sembra di vedere sempre più gente in bicicletta, è uno sport che piace sempre di più. E torna al centro dell'attenzione del Paese grazie anche ad eventi di questo valore, oltre naturalmente ai risultati ottenuti nell’ultimo periodo”.

Malagò poi coglie anche l’occasione per “fare i complimenti alla Federazione Ciclistica ed al suo team azzurro per gli splendidi risultati ottenuti ai Mondiali di Pista di Hong Kong, che ci hanno messo di buon umore dopo anni di carestia, dovuti anche ad ostacoli di carattere impiantistico. Oggi invece siamo molto competitivi e di questo non possiamo che essere soddisfatti”.

IL DECRETO SALVACICLISTI

Spazio anche al cosiddetto “Decreto salvaciclisti”, l’altro grande protagonista della conferenza stampa di oggi. Fatto che dimostra come un evento agonistico può diventare occasione per dare ulteriore spinta ad un progetto ideato per gli utenti quotidiani della bici. Il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Riccardo Nencini ha infatti oggi presentato ufficialmente l’iniziativa – nata dal Governo – che prevede la promulgazione da parte del Consiglio dei Ministri di una legge che impone il rispetto della distanza di sicurezza di 1,5 metri in fase di sorpasso di un utente della bicicletta. Un progetto che fa da seguito a quello presentato meno di un mese fa, che proponeva la modifica all'Art. 148 del Codice della Strada fissando appunto la stessa distanza laterale in caso di sorpasso di un ciclista.

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“Dobbiamo stabilire l’attaccapanni normativo, se il codice della strada che riprende il suo percorso a giorni al senato oppure una forma di decretazione d’urgenza” ha dichiarato a margine della conferenza Nencini. Ha poi aggiunto: “Rimane l’urgenza dell’oggetto, perché l’utenza debole nella quale rientrano i ciclisti accanto ai pedoni ed ai motociclisti, ha un numero di morti e di incidentati sulla strada decisamente troppo alto. E bisogna porvi rimedio. I tempi? Se andiamo a modificare il codice della strada ci vorranno alcuni mesi, se puntiamo sul decreto parliamo di settimane”. Un segnale forte verso il ciclismo e tutti i suoi utenti, lanciato in una giornata speciale in cui una gara storica e fondamentale come il Gran Premio Liberazione viene finalmente ufficializzata: “Senza il ciclismo noi avremmo un’Italia diversa - ha concluso Nencini - ed è per questo che abbiamo voluto salvare questa manifestazione, per riportare in auge quel pezzo di storia di questa straordinaria Italia”.

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25 APRILE 2017: L’ORGANIZZAZIONE - Il palcoscenico della Gran Premio della Liberazione sarà come di consueto il circuito di Caracalla: difficile immaginare questa corsa lontano dal percorso aggrovigliato attorno alle Terme dell’Imperatore Caracalla, Porta Ardeatina, le Mura Romane, la Piramide Cestia e l’iscrizione in marmo che proprio a Porta San Paolo ricorda l’eroismo dei Partigiani nel 1943. Il percorso sviluppa sei chilometri: da viale delle Terme di Caracalla i corridori pedaleranno via Antoniniana, viale Guido Baccelli, largo delle Terme di Caracalla, viale delle Terme di Caracalla, Porta Ardeatina, viale di Porta Ardeatina, piazzale di Porta San Paolo, viale Giotto, largo Fioritto, viale Guido Baccelli, viale Vittime del Terrorismo e arrivo in viale delle Terme di Caracalla. Gli allievi percorreranno cinque giri, con circuito ridotto, per un totale di km 35 con partenza alle ore 9.00. Il GP della Liberazione Pink avrà inizio alle ore 10.45 con sedici giri da percorrere per un totale di km 96. Il GP della Liberazione U23 partirà alle ore 14.00 con 23 giri da percorrere per un totale di km 138.

Più che entusiasta Mario Carbutti, responsabile di Cicli Lazzaretti e dell’organizzazione di tutto l’evento: “Quest’anno abbiamo fatto una gran corsa, ma grazie all’intervento delle Istituzioni siamo riusciti ad organizzare al meglio la manifestazione. Un evento troppo importante per Roma.Sisiamo felici di poter fare questa galoppata, e devo dire che abbiamo avuto un grandissimo riscontro per quanto riguarda le presenze delle squadre che parteciperanno, tra cui tra le altre ci saranno le nazionali di Australia, Russia, Ucraina, Bielorussia, Slovenia ed Inghilterra. Uno schieramento che conferma la tradizione di corsa di riferimento del panorama internazionale dei corridori che ambiscono ad un successo che spalanca le porte al professionismo”.

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