Come da tradizione, anche nella 13ª edizione della Granfondo Giancarlo Perini, verranno proposti tre impegnativi percorsi. I tracciati in programma correranno lungo le famose colline dove si producono alcune delle eccellenze italiane, ovvero i vini delle Colline Piacentine.

 

I percorsi, come detto, saranno tre: il granfondo da 124,5 chilometri con più di 2500 metri di dislivello, il mediofondo da 95 chilometri con quasi 1600 metri di dislivello e il corto da 59 chilometri con 950 metri di dislivello.

La partenza, posta come da consuetudine presso il Centro Sportivo Comunale di via San Lazzaro, vedrà i granfondisti agganciare i pedali in vista del percorso prescelto, alle ore 10.00 di domenica 9 aprile. Dopo un avvio di circa 2 chilometri ad andatura controllata, si imboccherà la provinciale che percorre la Val Vezzeno, attraverso la quale, dopo circa 10 chilometri in leggero falsopiano, si imboccheranno i 19 chilometri della salita che porta a Prato Barbieri. Si tratta della salita più lunga della granfondo, la quale sarà caratterizzata da tre tronconi: il primo di circa 7 chilometri con pendenza media 4.3%, il secondo che va dal 7° chilometro al 12° chilometro, caratterizzato da un tratto vallonato fino all’abitato di Groppovisdomo, e il terzo, molto irregolare, che alterna tratti molti impegnativi ad altri più pedalabili, fino al Gran Premio della Montagna, dove si troverà anche il primo ristoro.

La successiva discesa, molto pedalabile, porterà i partecipanti alle porte dell’abitato di San Michele, ove troveremo il primo bivio di giornata; il percorso corto proseguirà in discesa fino ad arrivare nella Valchero e successivamente, attraverso un tratto in pianura di 15 chilometri, i partecipanti giungeranno sul traguardo di Carpaneto Piacentino.

I percorsi mediofondo e granfondo invece, terranno la destra per affrontare la seconda salita verso Cà delle Donne. Salita corta di circa 2,5 chilometri, ma con pendenze spesso in doppia cifra, che sicuramente rimarranno nelle gambe a molti concorrenti. Affrontata anche questa asperità, inizierà una discesa abbastanza tecnica di circa 2,5 chilometri che porterà a Morfasso. Da qui, prima in discesa e poi in pianura, si proseguirà per la Val D’Arda, con il mediofondo che la attraverserà per circa 20 chilometri fino a Lugagnano, mentre il granfondo, dopo circa 12 chilometri, svolterà a destra per affrontare la salita di Castelletto. Aspertià di 5,2 chilometri con pendenze spesso superiori al 10%, ma con un tratto centrale che lascia leggermente respirare. Allo scollinamento sarà allestito il secondo abbondante ristoro, che permetterà agli atleti di recuperare le energie prima di imboccare la lunga discesa di 13,5 chilometri, che ci condurrà nel mezzo del Parco dello Stirone.

Percorrendo la discesa si passerà in mezzo al paese Vernasca e, dopo poche centinaia di metri, si svolterà a destra imboccando la fondovalle che conduce a Castelnuovo Fogliani. Qui gli atleti potranno respirare giusto ancora qualche tornante, prima di svoltare nuovamente a destra per affrontare un duro strappo di circa 1,3 chilometri, che condurrà alla località Baroni. Appena scollinato si affronterà una breve e ripida discesa che condurrà a svoltare a sinistra sulla strada provinciale. Dopo circa 700-800 metri di tratto pianeggiante si tornerà a salire verso Villa. Si imboccherà svoltando a sinistra e, dopo 200 metri di leggera salita, la strada si inerpicherà per circa 1 chilometro mai al di sotto del 10% con punte fino al 20%. Una volta finita questo tratto spacca gambe, si svolterà a sinistra scendendo in località Botteghino. Da lì inizierà una nuova salitella di circa 1 chilometro, al termine della quale ci sarà un tratto vallonato, che condurrà alla discesa verso il paese di Castell’Arquato, dove all’entrata del paese si imboccherà una strada in leggera ascesa che, attraversando la località Pallastrelli, porterà verso il paese di Lugagnano, dove i percorsi granfondo e mediofondo si ricongiungeranno per affrontare le ultime asperità.

Prima la salita di Vincini, 3,3 chilometri mai sopra al 9% e con una pendenza media del 5%, che porterà a trovare un altro ristoro (secondo per il mediofondo e terzo per il granfondo) e, dopo una breve discesa, l'ascesa a Costa di Rustigazzo, 2,5 chilometri mai sopra l’ 8%, porterà a superare l'abitato di Rustigazzo, con la strada che salirà nuovamente in modo lieve per circa 1,5 chilometri.

Superata questa ennesima difficoltà, si imboccherà la discesa di Veleia Romana che, in circa 2,5 chilometri, porterà i granfondisti ad imboccare un tratto di pianura di circa 10 chilometri a fianco del fiume Chero. A questo punto ci sarà una novità sui percorsi 2017, perché invece di proseguire attraverso il tratto in pianura fino all’arrivo, gli atleti affronteranno uno strappo chiamato “Strappo della Siberia” di circa 800 metri che, situato a pochi chilometri dal traguardo, potrebbe essere un trampolino di lancio per i più audaci.

Subito dopo questo strappo ci sarà un breve tratto di discesa con un paio di tornanti e poi si ritornerà sulla provinciale abbandonata in precedenza. L’ultimo breve tratto di pianura porterà i granfondisti all'arrivo presso il Centro Sportivo Comunale e successivamente al meritato Pasta Party.

Le iscrizioni sono disponibili secondo le modalità descritte nell'apposita sezione del sito web della manifestazione. La quota resterà fissa a 30 euro, fino a domenica 19 marzo. Le società con almeno dieci iscritti che presenteranno l'iscrizione cumulativa entro tale data verseranno 27 euro per ogni atleta.

La manifestazione piacentina sarà prova valida per la Coppa Cisalpina e per il Giro delle Regioni. Si ricorda che gli abbonati alla Coppa Cisalpina dovranno ritirare pacco gara e numero dorsale presso lo stand dedicato al circuito.

0
0
0
s2smodern