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Torino - “Come nelle Olimpiadi sono incoronati non i più belli e i più forti, ma quelli che partecipano alla gara (e tra di essi infatti vi sono i vincitori), così nella vita chi agisce giustamente diviene partecipe del bello e del buono” scrisse Aristotele nell’Etica Nicomachea, la raccolta di appunti che è considerata il primo trattato sull’etica.

 

Un pensiero condiviso da Marco Pipino amministratore unico della Rodman e presidente del Team Rodman Azimut Squadra Corse, associazione nata nel 2010 come Briko Squadra Corse il cui obiettivo era quello di creare una nuova realtà del panorama granfondistico nazionale che non si limitasse ad essere soltanto una squadra di atleti, ma soprattutto un gruppo coeso di amici legati dalla passione per la bicicletta. Trascorrono le stagioni, cresce la passione, ma soprattutto l’identità del gruppo, che alla vittoria a tutti i costi, preferisce la condivisione di questa affascinante attività sportiva, anche quando il legame con la squadra elite femminile Bepink, avrebbe potuto regalare qualche sogno individuale in più ai portacolori della  Bepink LaClassica Squadra Corse.

L’attività continua nel segno della condivisione e con le aziende che sostengono l’opera del neo presidente Marco Pipino e del vice Paolo Casassa, aumentano anche i ciclisti che scelgono di indossare la divisa del Team Rodman Azimut Squadra Corse in quanto unico sodalizio di prestigio del panorama nazionale amatoriale a premiare i ciclisti, non soltanto sulla base delle vittorie o i piazzamenti conquistati, ma che assegna bonus anche ai tesserati che non raggiungono particolari traguardi e partecipano con regolarità alle manifestazioni (granfondo, randonnèe, gare in circuito, crono).

“La nostra filosofia gestionale è dettata dai valori espressi da Aristotele – afferma Pipino – noi non incoroniamo soltanto i ciclisti capaci di conquistare risultati di prestigio o di mettersi i evidenza in una o più manifestazioni, ma tutti coloro che dimostrano di svolgere quest’attività con continuità e condividono le nostre direttive societarie. Il regolamento interno è pubblicato sul sito della squadra, questo dimostra che non ci sono trattative segrete o altri accordi e tutti ricevono un incentivo commisurato al proprio impegno. Voglio ancora una volta spiegare qual è il nostro rapporto con la vittoria  – continua il massimo dirigente e manager torinese – affermare che non abbiamo quale obiettivo primario la vittoria, non vuol dire che quando ci mettiamo il numero sulla schiena non lottiamo per conquistarla o non siamo felici di arrivare braccia al cielo sul traguardo, sarebbe ipocrita affermare questo, ma è invece corretto dire che non facciamo assolutamente pressione, ne creiamo i presupposti perché siano altri a farlo, sui nostri tesserati per raggiungere l’ambito traguardo finale.

Un sodalizio che ha come obiettivo soltanto la conquista di un elevato numero di successi, obiettivo legittimo e indiscutibile, non lavora per costruire un gruppo di ciclisti che condividano la loro passione e tantomeno pensa ad incentivarli, ma si concentra su quel drappello di uomini in grado di conquistare i risultati. Noi invece puntiamo ad una crescita corale della squadra, stagione dopo stagione. Vedere i nostri ciclisti salire più volte sui gradini del podio di categoria, anche se non su quello assoluto, è molto importante perché ci permette comunque di dar visibilità alle prestigiose aziende che ci sostengono come Rodman, Azimut, Ponti Sottaceti, FisioDynamic, Classcollection, Vitaway Health Australia, Soup&Go. Il senso è ancora una volta espresso dal concetto di Aristotele, nella vita chi agisce giustamente diviene partecipe del bello e del buono”.

“E’ un bilancio molto soddisfacente che ha visto i nostri tesserati tra i protagonisti di quasi tutte le manifestazioni a cui abbiamo partecipato. Abbiamo conquistato il successo nella classifica per team in sette prestigiose granfondo Santo Stefano Belbo, Novi Ligure, Novara, Sestriere, Torino, Albenga e Loano. Altri undici piazzamenti nelle prime cinque squadre in altrettante manifestazioni. Risultati importanti perché confermano, qualora ve me fosse bisogno, la solidità della nostra teoria gestionale che vede la partecipazione al primo posto della scala di valori. Ognuno dei nostri trecento tesserati partecipando ad una gara in linea, circuito, cronometro, granfondo o altro con la sua presenza e comportamento in gara identifica e trasmette ai presenti e a coloro che svolgono attività un messaggio positivo che può essere riassunto in poche parole: il protagonista è principalmente colui che partecipa”.

“Esatto. La classifica di partecipazione va a premiare quei ciclisti che durante la stagione hanno raggiunto un punteggio più alto grazie alla partecipazione ad un maggior numero di eventi. Abbiamo assegnato a manifestazioni di ciascuna specialità un punteggio diverso. La classifica di merito premia i tesserati che hanno raccolto i migliori piazzamenti o i successi durante la stagione. La classifica merito bici premia con l’utilizzo di una specialissima Rodman per una stagione i ciclisti che vanno ad occupare le prime dieci posizioni della stessa dopo aver sommato i dieci migliori piazzamenti centrati. La classifica attività è la classifica giornaliera della singola manifestazione. Poi ci sono altri bonus e incentivi estesi a tutti i tesserati. Come si può ben capire il nostro obiettivo principale è premiare la crescita e partecipazione del ciclista nel contesto della vita societaria”

“Per quel che riguarda la formazione amatoriale, dopo aver confermato tutti i protagonisti della scorsa stagione, inseriremo cinque o sei ciclisti di spessore che ci permetteranno di accrescere il potenziale del nucleo dei granfondisti e avvicinarci gradualmente alla conquista del successo assoluto. Anche il gruppo rosa vedrà l’ingresso di altre cicliste che pedaleranno lungo le strade della nostra penisola con la nostra divisa. Stilato anche il calendario delle manifestazioni parteciperemo a tutte le più importanti granfondo del panorama nazionale e al circuito Coppa Piemonte. Visto che il nostro team è costituito da vari nuclei di ciclisti provenienti da diverse realtà del Nord Ovest della penisola, anche se la società ha sede a Torino. Proprio in questi giorni stiamo definendo un’importante impegno della Rodman Bikes, l’ingresso come main sponsor in una formazione giovanile che opera nel comprensorio della città della Mole, per dar continuità al nostro progetto di promozione del ciclismo e coinvolgere tutti i vari soggetti che costituiscono il mondo dell’attività su strada. Dal giovanissimo che sale in bicicletta a sette anni sino al cicloamatore che va a completare la sua maturità in sella al cavallo di carbonio. Inoltre non possiamo non tener conto che gran parte dei giovani ciclisti sale in bicicletta per seguire l’esempio di un nonno, un padre o uno zio che pedala. Solo per questo la sinergia risulterà vincente”

 

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