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Un Consiglio federale, quello che si è tenuto giovedì 30 aprile in teleconferenza, che ha cominciato a ragionare sulla ripresa dell’attività, guardando anche più in là del 4 maggio ed in particolare al 18, quando si spera possano tornare ad operare anche le società sportive con la riapertura dei velodromi, degli impianti di BMX, dei ciclodromi ed anche delle piste di atletica, per garantire spazi sicuri all'attività giovanile.


“Il Consiglio Federale - ha detto il presidente Di Rocco - nel prendere atto della riapertura dell’attività sportiva, rimane in attesa che vengano chiariti alcuni aspetti sia da parte del Governo che del Comitato Tecnico Scientifico.”
Per ciò che concerne la data del 4 maggio si confermano le indicazioni nei giorni scorsi, ovvero che sarà possibile anche l’attività amatoriale, individualmente e nell’ambito della propria regione, salvo misure specifiche previste dalle stesse singole regioni, dopo aver accertato la validità della certificazione medica di idoneità e con la dotazione personale di guanti e mascherina, da utilizzare negli spazi comuni.

Sono state acquisite le linee guida di ripartenza elaborate dai Settori federali con la collaborazione dei Tecnici delle Nazionali e del Settore Studi. Linee di indirizzo per tutte le discipline del ciclismo (con particolare attenzione al paraciclismo), integrate da quelle della Commissione Tutela della Salute, che varranno come protocollo sanitario specifico per le attività. Il Consiglio ha espresso gratitudine a tutti per la elaborazione di documenti di alta qualità e di pratico utilizzo. Si rimane in attesa delle indicazioni da parte della Commissione tecnico-scientifica del Governo prima di divulgarle.

Il massimo organo di governo ha inoltre preso atto del documento redatto dal Politecnico di Torino sulla griglia dei rischi, da intendersi come fotografia dello scenario sportivo e non di confronto fra le diverse discipline. Il Consiglio ha apprezzato che la griglia redatta dagli uffici federali e inviata al CONI, base per la valutazione del rischio nel ciclismo, si è basata su dati credibili e aderenti ai reali rischi legati alla pratica del ciclismo nelle numerose e diverse discipline. Rischi che vengono in definitiva considerati come medi/bassi per la maggior parte delle discipline, anche in attività di gara. Il Consiglio ha inoltre rilevato come ad una lettura attenta del documento si possano individuare elementi e suggerimenti che permettano di programmare (fatte salve le indicazioni delle autorità preposte) una ripresa delle gare in tutte le discipline.

Il Consiglio ha espresso soddisfazione per quanto realizzato dall'Accpi, come manifesto delle buone pratiche di comportamento igienico, da consigliare a tutti i praticanti (non solo ai tesserati), che esprimono la ferma volontà di consigliare atteggiamenti responsabili che alzino il livello di prevenzione sanitaria per il singolo atleta e di massimo rispetto della comunità oltre alle prescrizioni governative e scientifiche.

 

Per quanto più specifico relativamente il sostegno economico alle società, rimane confermato lo stanziamento di almeno due milioni, in attesa di poter valutare ulteriori disponibilità dopo l'approvazione del bilancio previsto per tutte le Federazioni a fine giugno. E' stato istituito un ristretto gruppo di lavoro per raccogliere tutti gli elementi sul bilancio e mettere in condizione il Consiglio di definire le linee specifiche di sostegno. A tale scopo si stanno raccogliendo le informazioni da parte delle strutture provinciali e regionali sulle attese delle società, per indirizzare con maggiore efficacia i contributi.

In base allo stesso principio di massimo coinvolgimento della base, è stata avviata una valutazione del congelamento delle categorie. La proposta del Coordinatore delle Nazionali Davide Cassani ha trovato la totale adesione da parte di dirigenti, tecnici delle società e tutte le strutture territoriali. Il Consiglio ne ha preso atto ed autorizzato il Presidente ad iniziare un dialogo con la UEC e UCI per raggiungere l'obiettivo del “congelamento” per le categorie Juniores ed Under, di competenza internazionale.
La proposta prevede che nel 2021 queste diventino U19 (18 e 19 anni) e U24. Una modifica che, qualora accolta, potrebbe portare, di conseguenza, ad una revisione anche delle categorie minori, con l’evidente scopo di far recuperare a tutti gli atleti l’anno perduto.

Per quanto riguarda gli affari generali, il Consiglio ha deliberato la nomina di Paolo Pavoni Segretario Generale che diventa così il 18° segretario della Federazione.

Il Consiglio ha anche approvato il rinnovo della partnership con Suzuki Italia per altri due anni. “In un momento di particolare difficoltà per lo sport italiano – ha detto il presidente Di Rocco – rinnovare la partnership con un marchio importante come Suzuki ci riempie di orgoglio e soprattutto ci fa capire che in questi anni abbiamo costruito un rapporto che va ben oltre la semplice sponsorizzazione.”

E’ stato deliberato, infine, di rinviare al 2021 lo svolgimento dei Campionati italiani strada per esordienti ed allievi e si sta valutando la disponibilità da parte delle società assegnatarie per la conferma di tutti gli altri, che avverrà a breve.

Il Consiglio federale, al fine di esaminare con attenzione le ricadute di tutte le proposte presentate, ha rimandato ogni decisione alla riunione che si terrà già la settimana prossima.

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