Salice Terme - “Il mio lavoro mi porta spesso a pedalare lungo le strade d’Europa per partecipare a gare professionistiche che vedono anche la presenza di team World Tour e grazie a questa esperienza ho imparato a vedere e apprezzare in altro modo il territorio in cui vivo, Casteggio e l’Oltrepò Pavese, che domenica ospiterà la Granfondo Valli D’Oltrepò by Rodman, a cui parteciperò in qualità di ospite”.
Peter Cervini, venticinquenne professionista pavese in forza alla formazione elite svizzera Speeder Cycling Team conosce bene le strade lungo cui domenica prossima pedaleranno i partecipanti alla quinta prova del circuito Coppa Piemonte:
“Quando sono a casa mi alleno giornalmente lungo le strade del comprensorio pavese, terreno ideale per le mie caratteristiche di passista scalatore che ama mettersi in evidenza andando spesso in fuga. Del resto il nostro è un team che ha risorse ridotte rispetto ai top team ed è molto importante per noi metterci in evidenza. Sono al secondo anno di professionismo, sino ad ora ho conquistato alcuni piazzamenti in diverse manifestazioni, spero di riuscire a conquistare un successo che mi ripaghi dell’impegno profuso e la fatica. Due domeniche fa sono caduto durante una gara che si svolgeva nel milanese riportando la lesione del collaterale interno del ginocchio sinistro, così ho accettato con piacere l’invito degli organizzatori della granfondo a partecipare come ospite. Un ottima occasione per testare il grado di forma raggiunto, misurandomi, pur senza intralciare la loro gara, con alcuni ottimi ciclisti”.
-Quali sono i tuoi obiettivi per la stagione 2017?
“Parteciperò a due importanti manifestazioni come la Volta Portugal Santander Totta che si terrà in Portogallo dal 4 al 15 Agosto cui prendono parte anche squadre World Tour e il Tour De Moselle che si tiene in Francia a Settembre”
Hai seguito il Giro d’Italia 2017?
“Sì, è stato un Giro ben strutturato come percorso. Dumoulin è stato il più forte e ha vinto meritatamente il Giro 100. A Nibali e Quintana è mancata un’pò di brillantezza, anche se dobbiamo riconoscere che il ciclista è stato aperto e incerto sino alle battute finali. Il ciclismo oggi, è a mio avviso uno sport sempre più scientifico, dove è difficile fare la differenza in gara e non si lascia più nulla al caso. La selezione non si fa più scattando in testa al drappello dei più forti, ma dalle retrovie, dove coloro che non hanno le energie per rimanere con i migliori si lasciano staccare”.
Tornando alla Granfondo Valli D’Oltrepò by Rodman. Conosci i due percorsi di gara?
“Conosco bene i due percorsi. La granfondo con i suoi 148 chilometri e 2700 metri di dislivello si farà sentire sulle gambe dei partecipanti. Anche se la scalata del Passo Penice arriva soltanto dopo cinquanta chilometri di gara, i suoi quattordici chilometri di salita con pendenza media del 5,4% massima del 12% rappresentano il terreno ideale per scremare il gruppo dei protagonisti e coloro che ambiscono al successo finale. La doppia scalata al Passo Pietragavina e le altre salite più brevi, che presentano comunque le pendenze maggiori, decreteranno il nome del vincitore. Per quel che riguarda la Medio Fondo invece saranno le salite di Castellaro e Pozzol Groppo a fare la differenza. Una manifestazione da non perdere per trascorrere una domenica all’insegna della natura e della propria passione”