La Granfondo San Maurizio 1619 del prossimo 7 maggio attraverserà le Langhe e toccherà anche il Roero, portando i suoi partecipanti a pedalare tra le bellissime colline dove nascono alcuni tra i più prestigiosi vini italiani. La manifestazione si svolgerà in una splendida cornice, accreditata dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità dal 2014.

 

Una delle novità della prossima edizione, sarà la modifica del percorso, con l'aggiunta della salita di San Marzano Oliveto a cinque chilometri dall'arrivo. Una difficoltà che potrà essere sfruttata dai granfondisti per fare la differenza sui diretti avversari, e che quindi renderà ancora più incerto ed emozionante l'epilogo della granfondo,

Partenza e arrivo saranno collocati a Santo Stefano Belbo (Cn), in piazza Unità d'Italia. Lo start verrà dato alle ore 10.00, con i partecipanti che muoveranno verso Rocchetta Belbo, lungo un falsopiano in salita che, al quindicesimo chilometro, li condurrà all'imbocco della prima salita di giornata.

Lunga circa cinque chilometri, la salita a Manera sgranerà il gruppo. Un breve tratto vallonato, di appena quattro chilometri, precederà la picchiata verso il fondovalle, dove la strada inizierà poi a salire immediatamente, con pendenze impegnative per due chilometri, fino all'abitato di Rodello.

Il successivo tratto in costa porterà ad attraversare Montelupo Albese e un declivio più dolce porterà ai piedi della salita verso Diano d'Alba, di appena un chilometro e mezzo e pedalabile. Dopo sei chilometri di discesa si passerà da Gallo, per affrontare quindi un tratto pianeggiante di una decina di chilometri fino a Pollenzo, dove le pendenze vedranno un incremento di pochissimi punti percentuali fino allo strappetto di Macellai.

Un falsopiano a scendere porterà al giro di boa della manifestazione: al sessantesimo chilometro la strada salirà ancora, dolcemente, da Sant'Antonio a Cumoni, per poi indirizzarsi in lieve discesa verso Castelrotto.

Dopo lo strappo di Montebello, al 75° chilometro, un tratto pianeggiante raccorderà l'imbocco della salita da Borbore a Castagnito, lunga solo due chilometri ma con la strada che si inerpicherà in modo piuttosto deciso.

Gli ultimi quaranta chilometri saranno leggermente vallonati, con le asperità più significative che saranno a Neive, Boglietto, Moasca e come anticipato i due chilometri verso San Marzano Oliveto a cinque chilometri dall'arrivo. Il traguardo verrà raggiunto dopo aver percorso 121 chilometri e superato un dislivello di circa 1700 metri.

Planimetria e altimetria dettagliate del tracciato di gara sono consultabili alla pagina dedicata sul sito della granfondo

Nelle zone attraversate dalla Granfondo San Maurizio 1619 prendono vita alcune delle migliori realtà enologiche italiane: il Nebbiolo regala le sue più grandi espressioni con i vini delle DOCG Barolo e Barbaresco, a cui vanno ad affiancarsi quelle del Dolcetto, con la DOCG di Diano d'Alba, e del Moscato Bianco, con la DOCG del Moscato d'Asti.

La manifestazione, organizzata dal GS Loabikers e sostenuta dal prestigioso Relais San Maurizio 1619, sottolinea così il proprio legame tra lo sport, il turismo e il benessere nel suo significato più ampio, svolgendosi in una zona paesaggisticamente gradevole e rilassante, di grande valore culturale e di ottima tradizione.

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